SPETTACOLI  IN REPERTORIO

 

 

 

LA ZUPPA DI SASSO

Lo spettacolo, liberamente tratto da Una zuppa di sasso di Anais Vaugelade, vuole mettere in risalto, attraverso l’utilizzo di grandi animali in stoffa, come la semplice condivisione di un piatto di minestra possa permettere di valicare le barriere della diffidenza, del pregiudizio e dell’individualismo, facendo incontrare  sconosciuti o acerrimi nemici.
Una metafora che a partire dallo scambio di cibo indaga le forme del pregiudizio, della discriminazione e apre le porte ad una convivialità scevra di paure e piena di solidarietà.

 

MILLI, UNA MUCCA AL CIRCO

 
 
La storia della mucca Milli ci racconta, attraverso il linguaggio poetico e suggestivo delle ombre colorate, il mondo del circo tradizionale fatto di acrobazie, abilità e divertimento, ma anche di sfruttamento e sofferenza per gli  animali che ne fanno parte.
La nostra Milli, dopo una prima infatuazione per le mirabolanti acrobazie di Bob il cane funambolo, per la destrezza di Gisella, la foca giocoliera e per la forza di Dante l’elefante, scoprirà, anche grazie ai racconti di Agostino il pappagallo, i retroscena meno nobili del mondo circense .  
 La coraggiosa Milli guiderà, così,  la fuga degli amici animali, sottraendoli alle grinfie di un domatore senza scrupoli, interessato soltanto al suo profitto.
Lo spettacolo cerca di sensibilizzare  il pubblico dei bambini più piccoli  nei confronti delle privazioni a cui sono costretti gli animali  del circo.
 

Durata: 50 minuti circa

Fascia d’età: dai 3 anni d’età in poi

Tecnica: Teatro d’ombre

Esigenze tecniche: spazio sul piano m 3x3;  palcoscenico o pedana -

Carico luci 220V/3Kw/16 A.  

E’ necessaria una sala oscurabile

 

 

VITA, SOGNI E MIRACOLI DEL SIGNOR P  

 

        

 

Il Signor P, sempre alle prese con le faccende del viver quotidiano, se la deve vedere con un furioso proprietario di casa che reclama la retta dell’affitto, con una moglie petulante che gli affida ogni tipo di faccenda domestica e Come se non bastassero le avversità di questo mondo, ci si mette anche l’aldilà a complicargli l’esistenza. Lo spettacolo prende le mosse da una rilettura della tradizione delle guarattelle napoletane e della figura di Pulcinella, suo indiscusso protagonista, per mettere in scena un copione originale capace di trattare questioni che catturano l’interesse degli spettatori di oggi. All’interno del carro-baracca lo spazio scenico si dilata, offrendo così maggiori possibilità di animazione del burattio a guanto, e i linguaggi del teatro di figura si mescolano: accanto alle teste di legno compaiono le sagome del teatro d’ombre, che creano atmosfere oniriche. Il coinvolgimento dei bambini è garantito dal ritmo incalzante tipico delle guarattelle e dall'irresistibile comicità di Pulcinella. Quello degli adulti, dalla sottile riflessione sul labile (e a volte assurdo) confine che separa i sogni dalla realtà.

Informazioni e necessità tecniche: Costruzione e animazione burattini:  Valentina Paolini

Musiche: Roberto Vacca Durata: 60 minuti circa  Fascia d’età: da 5 a 100 anni  Tecniche : burattini a guanto in baracca e teatro d’ombre  Montaggio: 2 ore Smontaggio: 1 ora
Esigenze di allestimento: spazio sul piano metri 3x3; altezza minima metri 2,50 ; palcoscenico o pedana non indispensabili;

 

  Pulcinella e il cane

( canovaccio tradizionale delle guarattelle napoletane )

 

 

Lo spettacolo delle guarattelle (piccoli burattini a guanto tipici della tradizione popolare napoletana) risale al XVI secolo. Se esso ci parla ancora oggi è in gran parte grazie all’ambigua maschera di Pulcinella e alle sue imprese. Carattere pavido e indolente, e tuttavia a suo modo nobile ed eroico, Pulcinella è continuamente chiamato, suo malgrado, a lottare contro forze a lui ostili: egli affronta l’aggressività del cane Cacciuttiello, contrasta la prepotenza del guappo, Don Pasquale Finizio, addirittura riesce a farsi beffe della Morte. Gli avversari di Pulcinella sono però a ben guardare lo specchio in cui si riflettono le paure inconfessate e gli istinti primordiali di noi tutti. Lo spettacolo assume così il carattere di un rituale, in cui l’uomo-burattino ripercorre le tappe della nascita, della morte e della rinascita. Un ritmo incalzante scandisce l’azione, ogni gesto è sottolineato dal suono, mentre il timbro inconfondibile della voce di Pulcinella viene ottenuto con la pivetta, una lamella d’argento che si posiziona sotto l’ultima arcata del palato (e si ripone a lato della bocca per dare voce agli altri personaggi). L’acquisizione di questa tecnica costituisce la parte più difficile nell’apprendistato dell’arte delle guarattelle, e in passato era un vero e proprio segreto di mestiere.

Pulcinella e il cane è uno spettacolo per tutte le età che continua a far riflettere e a divertire, mettendo a nudo con ironia i limiti e le contraddizioni della natura umana.

Durata: 50 minuti circa Fascia d’età: da 4 a 100 anni Tecnica: burattini a guanto in legno dipinto in baracca tradizionale in legno e tessuto.

Esigenze tecniche: spazio sul piano m 2x2; altezza minima m 2, 50; palcoscenico o pedana (non indispensabili)

 

MARIONETTE IN GAMBA

 

concerto-spettacolo per marionette a tavoletta e fisarmonica

 Uno spettacolo che riporta in vita la forma più antica di teatro di figura, quella dei bagattellari ambulanti. In epoca medievale questi artisti si esibivano nelle piazze e nelle strade, attirando un folto pubblico a cui vendevano il loro sapere e la loro astuzia.   A destare lo stupore degli spettatori era, ed è ancora, la tecnica ingegnosa con la quale il burattinaio fa danzare i suoi pupazzi eseguendo contemporaneamente brani di musica popolare. Egli infatti, essendo impegnato a suonare, non può manovrare i fili dei suoi fantocci con le mani, ed è quindi costretto a servirsi solo di una gamba che, muovendosi a tempo di musica, conferisce al ballo dei pupazzi andamenti che sfidano le leggi di gravità e  gesti che sfiorano il grottesco.
Il repertorio di questo singolare concerto-spettacolo spazia dalle tarantelle tradizionali del sud Italia, ai “balli staccati” – monferrina, saltarello, giga – tipici della musica dell’area settentrionale, fino ai balli  di coppia come valzer e mazurke.
Costruzione marionette:Valentina Paolini  Musiche (tradizionali) dal vivo: Fisarmonica: Valentina Paolini Durata dello spettacolo: variabile (1 ora circa).


 

 

Pulcinella e il posto privato

( canovaccio tradizionale delle guarattelle napoletane )

Lo spettacolo delle guarattelle (piccoli burattini a guanto tipici della tradizione popolare napoletana) ha come indiscusso protagonista Pulcinella, anti-eroe ribelle e irriverente continuamente alle prese con le difficoltà del vivere quotidiano. La sua condotta anarchica e libertaria è destinata a scontrarsi con la rigidità dei poteri costituiti (leciti e no), incarnati dal prepotente guappo Don Pasquale Finizio, dall'autoritario e ottuso carabiniere Michele Zampiglione, dal pomposo e ipocrita Padre Braciola, dal servile e insensibile boia. La ribalta del teatrino diventa così uno specchio che riflette la società (la nostra come, in fondo, quella di qualunque epoca e latitudine), e Pulcinella, tra burle, motti di spirito e situazioni grottesche, assurge a simbolo universale di un'umanità maltrattata ma combattiva e, alla fine, trionfante.

Informazioni e necessità : Fascia d’età: da 4 a 100 anni Tecnica: burattini a guanto in legno dipinto in baracca tradizionale in legno e tessuto. Esigenze tecniche: spazio sul piano m 2x2; altezza minima m 2, 50; palcoscenico o pedana (non indispensabili)

 

 “LUPUS IN FABULA”

Teatro di carta.

 

 

Cosa  succederebbe  ad  una  Cappuccetto  Rosso un  po’  svampita  se  nel  bosco,  invece  del  solito lupo, incontrasse sette nani fannulloni che la obbligano a lustrare la casetta di marzapane? Oppure se un principe azzurro fin troppo somigliante  allo  sposo  di  Biancaneve  e Cenerentola  le  chiedesse  la  mano?  O  ancora  se la  matrigna  crudele,  invidiosa  della  sua  bellezza,  volesse  avvelenarla?  Insomma,  che  ne  sarebbe  di  Cappuccetto  Rosso se  si  imbattesse  nei  tranelli  e  nei  cattivi  di  tutte  le  fiabe?    Seguendo  le  bizzarre  vicende  delle  figure  di cartone  che  popolano  questo  teatrino,  sembra  di sbirciare  dietro  le  quinte  dell’immaginazione,  nel luogo  in  cui  è  possibile  scambiarsi  i  ruoli, andare  incontro  a  destini  diversi,  dare  vita  a nuove  trame.  E’  qui,  in  questo  spazio  soltanto, che  ai  bambini  –  e  spesso  anche  ai  “grandi”  – è  concesso  di  manipolare  la  realtà  in  maniera creativa,  (s)drammatizzando  negli  intrecci fiabeschi  e  nei  loro  personaggi  le  proprie  paure,  fissazioni,  curiosità  

Testo, scene, sagome, animazione   Valentina Paolini Regia   Valentina Paolini, Roberto Vacca  Musiche, rumori di scena   Roberto Vacca

Spettacolo per tutti, a partire dai sei anni. Durata dello spettacolo: 30 minuti circa.Posti a sedere limitati.

 

   

I TRE CONSIGLI

Un vendi-storie ambulante con in spalla un teatrino a bretelle si ferma nelle piazze e nelle strade per raccontare le fiabe della tradizione toscana, con il loro gusto per la beffa, gli sfondi rurali, i personaggi ironici, i finali spesso amari.
La tradizione dei cantastorie è all'origine di questo spettacolo, che mescola narrazione e teatro di figura: il narratore diventa anche il manipolatore delle piccole marionette a filo, degli oggetti in miniatura, delle sagome di carta e dei fondali scorrevoli che popolano il teatrino.
 

 

  Un triciclo carico di teste di legno

                               

 

  I burattini che fin da tempi remoti hanno eletto la strada a loro principale palcoscenico  tornano ad animare le piazze  e i vicoli a bordo di un vecchio triciclo.    Agili strutture colorate, piccole teste di legno e una fisarmonica  sono quello che basta per trasformare il cassone del furgoncino a pedali in un vero e proprio teatro ambulante e richiamare attorno a sé il pubblico incuriosito.  Uno spettacolo modulare, capace di adattarsi alle diverse situazioni e di spaziare dalla tradizione delle marionette    a tavoletta  a quella dei cantastorie e dei guarattellari napoletani. Un modo originale di riproporre   queste forme di spettacolo popolare ancora capaci di grande forza comunicativa e di poeticità.

  Durata variabile : 1 ora e mezza circa (possibilità di fare vari interventi di circa 20 minuti)

 

PINOCCHIO SENZA STIVALI E IL GRILLO DANZANTE

Una menzognera rivisitazione delle avventure di Pinocchio
con burattini, marionette a filo e a tavoletta, ombre e oggetti animati.

 

   E se Pinocchio, invece di diventare un bambino restasse una marionetta di legno? come andrebbe a finire la sua avventura?
   Il burattino di collodiana memoria, messo alle strette dalla fata Turchina, che vorrebbe fare di lui bambino berbene, fugge sul più bello dalla sua novella per tentare di cambiare il proprio destino.
   Fa irruzione nelle fiabe classiche, da Cappuccetto Rosso a Cenerentola, fino al Gatto con gli stivali, per trovare una parte da attore, ma nessuno dei personaggi  sembra disposto a concedergliela e a sovvertire così,  l’ordine delle loro trame consolidate.
A differenza del Pinocchio con gli stivali di Malerba, a cui viene fatto un esplicito omaggio, il nostro Pinocchio, indisciplinato e utopista,  non si arrenderà neanche al mondo rigido e conservatore delle fiabe e pur di non diventare un ragazzino in carne ed ossa, stravolgerà dall’interno le sue avventure, concretizzando in parte il sogno di Geppetto che voleva fare di lui un burattino giramondo capace di ballare, saltare, tirare di scherma e fare i salti mortali.
Lo spettacolo rivisita in chiave ironica la storia di Pinocchio, utilizzando in maniera originale le diverse forme del teatro di figura, dagli oggetti animati alle marionette a tavoletta.

 

Durata: 60 minuti - per teatri, sale e spazi chiusi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 


Contatti

Associazione culturale Teatrino a due Pollici

piazza dei Colori 23 A-B
(già via Mattei)
Bologna


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